16 Febbraio 2011
BIODIVERSITA’

Un prodotto ‘rispolverato’ anche grazie al successo riscosso presso i Mercati di Campagna Amica

Un riconoscimento all’impegno nella tutela della biodiversità. Un incentivo a rispolverare antiche pratiche colturali e prodotti tradizionali. Ciò è rappresentato dal 3° posto nella classifica nazionale, categoria qualità/prezzo, dell’edizione di gennaio della rivista del Gambero Rosso, assegnato alla lenticchia di Altamura (Bari), prodotta dall’azienda agricola di Luigi Lorusso, uno dei prodotti di punta in  vendita presso i Mercati di Campagna Amica della Coldiretti.
“Salvaguardare le tradizioni culturali e colturali – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - sostenere economicamente il proprio territorio e offrire ai consumatori prodotti di qualità al giusto prezzo sono alcune delle motivazioni a base di questo successo. Si tratta di una formidabile occasione per innescare fenomeni emulativi che possano rispondere in maniera più efficace alle esigenze di un consumatore sempre più informato”.
Le lenticchie di Altamura rispondono, tra l’altro,  alle esigenze delle donne che lavorano anche fuori casa, dato che il tempo di cottura è di appena 30 minuti per le ‘lenti’ definite da Gambero Rosso “integre e compatte, di buona masticabilità e di giusta consistenza.
“Si tratta dell’ennesima testimonianza – conclude Francesco Cosentini, Direttore della Coldiretti di Bari - della professionalità dei nostri imprenditori agricoli e del percorso di qualità intrapreso dall’agricoltura della provincia di Bari che ha portato ad una rigenerazione dello stesso modo di intendere l’attività agraria, non più puntata alla quantità quanto piuttosto alla qualità, alla sicurezza alimentare e al legame con il territorio d’origine delle produzioni agroalimentari”.
Il progetto di Lorusso è ambizioso, anche perché non riesce a soddisfare la richiesta cresciuta negli ultimi anni in misura esponenziale e al gradimento testimoniato dai consumatori presso i Mercati di Campagna Amica. “Ritengo sia venuto il momento – rivela Luigi Lorusso con soddisfazione – di costituire un consorzio di produttori seri, disposti a sottoposi anche a controlli serrati, che abbiano voglia di investire in formazione e nel miglioramento degli standard qualitativi”.
Le ragioni del riconoscimento nella stessa storia aziendale di Lorusso.  “Grande, color verde fieno – recita testualmente la didascalia - la lenticchia altamurana è una varietà gigante locale che negli anni ’70 stava scomparendo. Luigi Lorusso ne ha ripreso la coltivazione, di fatto biologica, insieme ad alcuni agricoltori del posto, con l’intenzione di richiederne la certificazione”.

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