7 Febbraio 2008
AMBIENTE

La società si accolla l’onere di pagare 6 milioni e 146mila euro
 
Sta volgendo al termine la difficile vertenza ambientale che si è consumata a Brindisi, dove il Sindaco, con l’ordinanza 18 del 28 giugno scorso, ha ordinato il divieto di coltivazione e l’obbligo di distruzione delle colture erbacee in atto e dei frutti pendenti delle colture arboree, ricadenti in un area agricola del Comune stesso su un’estensione di circa 400 ettari, in località S. Lucia – Cerano, motivando il provvedimento con la presenza di contaminazioni lungo il percorso dei nastri trasportatori che collegano la centrale ENEL di Cerano al porto di Brindisi.
“Il tavolo di confronto richiesto dalla Coldiretti – annuncia il Presidente regionale, Pietro Salcuni – sta portando i suoi frutti, dato che domani, presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, è prevista la firma del protocollo d’intesa con l’ENEL che si accollerà l’onere di pagare 6milioni e 146mila euro per la messa a dimora di filari di eucalipto su un estensione di 400 ettari lungo il nastro trasportatore e la cintura della centrale. Pesante è stato il danno subito dagli imprenditori agricoli della zona, impossibilitati da otto mesi a svolgere la propria attività imprenditoriale, con evidenti ripercussioni negative sulle circa 1.000 unità lavorative impegnate. Il protocollo costituisce il punto di partenza per tutti i soggetti coinvolti al fine di avviare un progetto di rigenerazione su un’area estesa che, a causa degli insediamenti industriali e delle ripercussioni dell’ordinanza del Sindaco, non potrà più offrire produzioni agroalimentari”.

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