10 Aprile 2013
AMBIENTE

 ILVA DI TARANTO: COLDIRETTI PUGLIA DICE NO AL REFERENDUM
Strumento non idoneo ad affrontare una problematica tanto complessa e di interesse almeno nazionale

“Coldiretti Puglia non ritiene il referendum – dichiara il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - lo strumento utile ad affrontare una problematica tanto complessa e di interesse almeno nazionale, posizione ribadita dal Direttore della Coldiretti di Taranto, Aldo de Sario, nel corso della tribuna Rai, organizzata presso il consiglio comunale. Intanto, la decisione della Consulta sul “Decreto salva ILVA” ( D.L. 3 12.12 n.207 convertito in L.231 24.12.12), pur con la necessità di attendere il deposito della sentenza, apporta chiarezza al quadro legislativo di riferimento. Sarà finalmente possibile  restituire tranquillità ai lavoratori ma, contestualmente, è necessario e urgente  individuare le responsabilità della proprietà dello stabilimento e definire gli  interventi necessari ad abbattere l’impatto ambientale sino ai limiti richiesti dalle norme, alla delimitazione delle aree e alla quantificazione dei danni subiti dalle popolazioni e dalle attività economiche, tra le quali soprattutto agricoltura e turismo. Ribadiamo la nostra scelta di costituirci parte civile nei procedimenti atti ad accertare le responsabilità del disastro”.
Secondo Coldiretti con le risorse necessarie alla bonifica dovranno, altresì, essere individuati progetti per il rilancio dell’immagine dei territori e delle relative produzioni ed attività.
“Ci costituiremo parte civile – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - in tutti i procedimenti tesi ad accertare responsabilità in ciò che è accaduto, per tutelare le imprese agricole che, oltre ad essere coinvolte loro malgrado nella difficile vertenza ambientale che ha ferito duramente il territorio della provincia di Taranto, registrano pesanti perdite in termine di immagine e di reddito.  Bisogna verificare immediatamente l’effettivo stato di salute della catena alimentare di quell’area, individuando e rimuovendo gli eventuali problemi laddove venissero riscontrati. E’ un dovere naturale ed un impegno politico consequenziale al progetto di difesa del territorio che è espressione e culla della varietà e qualità dei prodotti agroalimentari”.  
Coldiretti Puglia chiede che venga rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori. Chiede una presa di coscienza e una forte partecipazione ad un “problema” che condiziona non solo il reddito e lo sviluppo, ma pregiudica la vita stessa dell’individuo. Il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull’altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile.

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