La Coldiretti Puglia non ritiene che i residui di potatura siano dei rifiuti e che quindi non debbano entrare nelle maglie strette delle Norme in Materia Ambientale (Legge 152/2006). Ovvero la pratica della potatura è una pratica essenziale per la coltivazione dei fondi e la bruciatura dei residui, qualora non utilizzabili per altri usi (energetici, concimazione, ecc…) è essenziale, e in alcuni casi fondamentale, per il contenimento delle malattie delle piante.
In quest’ultimo caso, si rientra comunque in norme di salvaguardia previste dallo stesso art. 185 della legge 152/2006, che autorizza la pratica della bruciatura, proprio in concomitanza con problematiche fitopatologiche. La Coldiretti Puglia resta, comunque, in vigile attesa delle più opportune determinazioni da parte dell’ Assessorato.
Comunicato stampa Assessorato regionale alle Risorse Agrooalimentari – ‘Il Direttore d’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, dott. Giuseppe Mauro Ferro, rende noto che a seguito dei controlli effettuati dagli Organismi preposti presso numerose aziende olivicole, in relazione alla pratica della bruciatura dei residui di potatura, e visto il conseguente interessamento delle Organizzazioni Profesionali Agricole, le quali hanno richiesto un intervento da parte dell’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, ieri mattina si è svolto un incontro tra i rappresentanti regionali di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, funzionari dei competenti uffici regionali e del Direttore d’Area.
Durante il confronto è subito emersa la gravità della situazione venutasi a creare in particolare in provincia di Brindisi e la necessità di affrontare con urgenza il tema suddetto.
Dopo aver analizzato gli aspetti normativi vigenti che regolano la materia, l’incontro si è concluso con l’impegno da parte dell’Amministrazione regionale di verificare in tempi brevi ogni possibile soluzione a tale importante problematica’.