Senza respiro dal dicembre 2008. Sono quasi cinque mesi che la provincia di Brindisi è colpita, con cadenza giornaliera, da piogge torrenziali e fenomeni temporaleschi di grave entità che hanno determinato la perdita del prodotto olivicolo e non permettono l’uso degli attrezzi agricoli meccanici per effettuare i necessari trattamenti e le opportune operazioni colturali. Non basta: si registrano danni irreversibili ai seminativi, alle produzioni frutticole e vitivinicole, attaccate quest’ultime da peronospora e muffa e asfissia radicale di ortaggi.
Ingenti danni anche alle strutture con smottamenti, muretti a secco distrutti dalla violenza delle acque, fabbricati rurali allagati.
Per questo La Coldiretti di Brindisi ha richiesto l’urgente verifica e quantificazione del danno e la declaratoria del riconoscimento di stato di calamità naturale.
“Si tratta di eventi calamitosi di eccezionale gravità – commenta il Presidente della Coldiretti di Brindisi, Salvatore Ripa - che necessitano di risposte concrete quanto tempestive, iniziando ad alleggerire il sistema di intervento in favore delle imprese agricole colpite da calamità, ancora eccessivamente burocratizzato. A causa delle lungaggini burocratiche i tempi di erogazione sono biblici”.
“Vista la gravità della situazione – aggiunge il Direttore della Coldiretti di Brindisi, Franco Carbone - abbiamo richiesto di procedere all’immediata verifica dei danni e alla dichiarazione di stato di calamità con interventi risarcitori straordinari per il superamento dello stato di crisi in cui versano le imprese agricole. E’ indispensabile che i territori rurali vengano tutelati con efficacia ed immediatezza rispetto ad eventi di tale eccezionalità”.
30 Aprile 2009
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