La situazione dei mercati agricoli e delle materie prime anche tenendo conto dell’attuale contesto geopolitico con il conflitto in Ucraina è stata discussa all’ultimo Consiglio dei Ministri Agricoli della Ue dello scorso 18 settembre sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri e di un aggiornamento della Commissione.

In particolare i Ministri hanno evidenziato le sfide legate agli effetti negativi delle condizioni meteorologiche avverse, quali inondazioni e siccità, in particolare condizioni eccezionalmente calde al sud e precipitazioni eccessive al nord, che hanno colpito diversi Stati membri e settori di produzione particolare cereali e dei semi oleosi. La Commissione nella sua descrizione panoramica sulle principali colture, ha sottolineato che la produzione cerealicola dell’Ue dovrebbe scendere a poco più di 264 milioni di tonnellate, con un calo del 6 % rispetto alla media quinquennale, mentre la produzione di semi oleosi dell’Unione dovrebbe anch’essa diminuire ma rimane superiore del 3 % rispetto alla media quinquennale. Altro elemento negativo la diffusione di malattie degli animali, come le epidemie legate ai virus della febbre catarrale degli ovini e della malattia emorragica epizootica, nonché la crescente pressione sui settori zootecnici connessa ai cambiamenti climatici. Alcuni ministri hanno espresso preoccupazioni sulle questioni e le prospettive in materia commerciale, come le inchieste antidumping della Cina sui lattiero caseari e i negoziati in corso tra l’Ue e il Mercosur. Sul tema dell’Ucraina, il Consiglio ha chiesto di continuare a sostenere il paese, mentre alcuni ministri hanno menzionato la necessità di tenere conto dell’impatto delle importazioni ucraine nell’Ue. In tale contesto, alcuni Stati membri hanno inoltre chiesto di ampliare l’elenco dei prodotti importati dalla Russia e dalla Bielorussia sui quali applicare dazi maggiorati.