28 Dicembre 2012
AGROALIMENTARE

 ANNATA AGRARIA 2012
CALO DELLA PLV (Produzione Lorda Vendibile) DEL 6% PER DRASTICA DIMUNIZIONE DELLE QUANTITA’ E NON PER DEPREZZAMENTO DELLE PRODUZIONI

“I dati relativi all’annata agraria 2012 non devono trarre in inganno. La PLV (Produzione Lorda Vendibile) di euro 2.355.992.000, in calo di 6 punti percentuali rispetto al 2011, è dovuta alla riduzione, eccezzion fatta per cereali, latte e legumi, dei quantitativi prodotti, non già ad un deprezzamento delle produzioni agroalimentari pugliesi. Anzi, i prezzi riconosciuti ai nostri imprenditori agricoli, proprio grazie alle minor quantità di prodotto sul mercato, sono stati in alcuni casi soddisfacenti”. Così il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, ha aperto la consueta conferenza stampa di fine anno per fare il punto sull’andamento del settore agricolo pugliese. “L’agroalimentare tiene, nonostante la crisi congiunturale, – ha continuato Salcuni – come dimostrato dal valore delle esportazioni cresciute dell’8,8% e dalla tenuta sostanziale dei consumi interni, tanto che in Puglia la spesa per le feste natalizie è stata pari a 300 milioni di euro. Il 2012 va ricordato per l’approvazione della legge ‘Salva olio made in Italy’ contenente norme determinanti per la difesa dell’olio di oliva italiano, quali scritte in etichetta più grandi, stop ai marchi ingannevoli e al segreto sui nomi delle aziende che importano olio dall’estero, ma anche test probatorio per la classificazione delle caratteristiche qualitative. Il 2012 ha portato anche i tanti premi vinti dalle cantine pugliesi, i riconoscimenti ai giovani imprenditori che portano innovazione in agricoltura,  l’approvazione dell’articolo 62 che rivoluziona letteralmente il sistema dei pagamenti dei prodotti alimentari ed il via libera definitivo alle due leggi regionali sulla zootecnia, attesa dal 1975, e quella di riordino dei Consorzi di Bonifica. Il 2013 si aprirà – ha concluso perentorio Salcuni - con la dura presa di posizione del mondo agricolo contro l’atteggiamento dei trasformatori del comparto lattiero-caseario, sordi alle richieste legittime degli allevatori di adeguare il prezzo del latte, tanto da disertare il ‘Tavolo latte’ convocato dall’Assessore regionale al ramo Stefàno”.
Indiscussi i primati produttivi dell’agricoltura pugliese rispetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68%, pomodoro 35%, ciliegie 30%, mandorle 35%, olive 35%, grano duro 21%,  carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%. La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 419 euro per i consumi alimentari. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (96 euro), ortaggi e frutta (74 euro), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro).
“Negli ultimi 5 anni, dal 2007 ad oggi – rivela il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – le imprese agricole che si dedicano alla vendita diretta al consumatore sono aumentate del 31%. A riprova del dato, sono assolutamente confortanti i risultati conseguiti dai 93 Mercati regionali di Campagna Amica che contano 3.800 giornate di apertura, 770 produttori coinvolti, 2.001.000 scontrini battuti, 14 milioni di euro di fatturato, 20mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 1.600 tonnellate di prodotto commercializzato e un valore garantito alle imprese agricole del +30%. Risultati che confermano la grande opportunità offerta ai consumatori pugliesi di acquistare frutta, verdura e altri prodotti della dieta mediterranea, considerati indiscutibilmente essenziali per garantire una buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni”.
Il 2012 va ricordato anche per la drammatica vertenza ‘Ilva’, per cui Coldiretti Puglia si costituirà parte civile, le battaglie per la riduzione dell’IMU e la revisione della PAC e per la lotta all’illegalità
Confermati, purtroppo, anche nel 2012 i numeri drammatici del mercato parallelo di prodotti agricoli spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, utilizzando il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliese e dei consumatori. Secondo i dati forniti nel corso dell’incontro con i giornalisti, il Corpo Forestale dello Stato di Puglia ha controllato 214 soggetti comminando sanzioni pari 109mila euro, mentre l’Ispettorato Repressione Frodi di Bari ha controllato 2.047 ditte, elevando 1.746 verbali di contestazione, per un valore dei prodotti sequestrati pari ad euro 378.761.

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