Boom di vacanzieri rurali per l’estate 2008
Boom dell’agriturismo per l’estate 2008. E’ la vacanza in campagna l'alternativa più gettonata rispetto alle tradizionali ferie nelle località montane o marittime, con un aumento delle presenze rispetto alla stagione 2007 del 3%. Cresce visibilmente di un ragguardevole 25% il dato relativo all’affluenza di turisti stranieri.
Sono 450.000 le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d’affari di oltre 15 milioni di euro. Si tratta di cifre considerevoli se si pensa che le strutture attive sono poco meno di 300 (un terzo degli agriturismo iscritti all’Albo regionale non opera) e risulta utilizzato meno del 20% delle risorse turistico-ambientali. E’ Terranostra Puglia, associazione agrituristica della Coldiretti, a diffondere i dati dell’agriturismo in Puglia, sottolineando il peso assunto dal turismo rurale negli ultimi venti anni.
“E’ la dimostrazione – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - di quanto il turismo pugliese non sia solo mare e che l’imprenditore agrituristico ha la possibilità di diventare il promotore non solo della sua attività, ma di tutto il territorio, del paesaggio, della cultura e degli stessi prodotti locali della regione che con la Legge di Orientamento ha la possibilità di vendere nella sua azienda, avvicinando le famiglie di città alla campagna attraverso le masserie didattiche”.
Grandi opportunità anche dalla vendita diretta: il 15% delle aziende regionali vendono prodotti propri ed il 9,6 prodotti biologici. L’offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 26,5 e del 22,37 percento.
Tutto ciò non può e non deve essere confuso con chi sfrutta l’attenzione che la campagna è riuscita a conquistarsi: “l’agriturismo è una “coltura” agricola, cioè complementare all’impresa agraria principale – precisa il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – e tale deve restare, se vuole essere messaggera della genuinità e qualità dei prodotti tipici, oltre che strumento di conoscenza delle potenzialità ed opportunità economiche e sociali delle nostre “mille campagne”.
L’agriturismo ha aumentato, in generale, la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale.
“Il mondo agricolo pugliese aspetta dal 2006 una nuova Legge regionale sull’Agriturismo – ricorda il Presidente di Terranostra Puglia, Gianvicenzo De Miccolis Angelini – il cui iter risulta inceppato da due anni. E’ importante che il quadro normativo che andrà a regolamentare sia l’agriturismo che il turismo rurale sia trasparente ed univoco e approdi a breve in Consiglio regionale. Così non sarà vanificato il lavoro fin qui svolto e verrà riconosciuto il ruolo determinante degli operatori agrituristici nell’attività di promozione e valorizzazione del territorio rurale. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale – continua De Miccolis - per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale: senza il presidio del territorio, le tanto apprezzate “masserie” andrebbero inesorabilmente in rovina o, peggio, diventerebbero facile preda di attività illegali”.
7 Luglio 2008
AGRITURISMO