28 Aprile 2011
ACQUA

“L’agricoltura brindisina - e la sua affermazione sui mercati internazionali - non può prescindere dalla disponibilità di acqua ad uso irriguo. Gli effetti negativi della mancanza di acqua sono incalcolabili sia in termini di perdita produttiva che, soprattutto, di mancati investimenti. Oltre a provocare un forte abbattimento del reddito delle imprese agricole determinano un’elevata perdita di economia indotta: si registra, infatti, una diminuzione secca delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura, ma anche una decisa contrazione della spesa a monte e a valle del settore primario”. Non la manda a dire il Presidente della Coldiretti di Brindisi, Sergio Botrugno, alla notizia che il Consorzio di Bonifica dell’Arneo ha letteralmente chiuso i rubinetti, in un periodo in cui è crescente la necessità di acqua nei campi.
Si tratta dell’ennesima beffa ai danni del settore agricolo. A fronte dei quantitativi irrisori di acqua a disposizione dell’agricoltura, con un evidente rischio per gli investimenti avviati per la nuova annata agraria, non si può non denunciare il costo che gli imprenditori agricoli devono pagare per poter irrigare – e soltanto parzialmente – i  propri terreni.
In sintesi, l’acqua è poca e quella concessa costa in maniera spropositata.
Tutto ciò mentre il mondo agricolo attende la Legge di Riforma dei Consorzi di Bonifica da decenni e la Regione Puglia ipotizza di far ricadere gli oneri pregressi, anche quelli non imputabili al mondo agricolo,  proprio sui consorziati.
“I nostri imprenditori hanno pagato a caro prezzo – denuncia Francesco Carbone, Direttore della Coldiretti di Brindisi - i ritardi nella gestione del ‘bene acqua’. I costi  incidono direttamente sulle voci di spesa delle imprese agricole e, quindi, ne influenzano pesantemente il grado di competitività rispetto a quelle europee, competitività che l’agricoltura locale riesce molto spesso a sostenere, grazie all’elevata professionalità e qualità raggiunte. Ma l’acqua diviene uno strumento imprescindibile: l’obiettivo primario resta la certezza della disponibilità”.
Per questo la Coldiretti Puglia ha chiesto che il tavolo interassessorile istituito dalla Regione continui il suo lavoro, al fine di avviare la realizzazione degli interventi immediati oltre a quelli strutturali, per far fronte alle esigenze delle imprese agricole e della collettività, consapevoli del ruolo che i consorzi di Bonifica hanno anche in materia di tutela ambientale, ma altrettanto consci della necessità di una immediata riforma delle strutture consortili.

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