“Non possiamo che valutare positivamente l’atteggiamento dell’Assessore regionale alle Opere Pubbliche che ha commissionato agli uffici competenti un vero e proprio censimento dei pozzi da un punto di vista sia geomorfologico che sanitario e amministrativo. Fare chiarezza diviene propedeutico alla redazione di un qualsivoglia provvedimento sulla tutela e l’utilizzo dell’acqua in Puglia, territorio pesantemente danneggiato da annuali crisi idriche”.
Così il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, commenta i primi esiti del tavolo tecnico convocato dall’Assessore Introna, dopo il muro che la stessa organizzazione ha opposto al Piano di Tutela delle Acque approvato dalla Giunta regionale pugliese il 18 luglio 2007 e contro il quale la Coldiretti ha presentato ricorso al TAR.
“Il Consiglio della Coldiretti Puglia – annuncia il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – valuterà in una prossima riunione se procedere o meno con il ricorso al TAR, la cui udienza è fissata al 5 marzo prossimo. Il tavolo di confronto è stato aggiornato a lunedì 18 febbraio, mentre gli uffici tecnici dell’assessorato dovranno provvedere a reperire tutti i dati utili ad uno screening puntuale. E’ auspicabile che il provvedimento che andremo insieme a costruire sia concretamente rispondente alle esigenze del mondo agricolo, già fortemente penalizzato dalla gestione del ‘bene acqua’ tanto prezioso per la Puglia.”
La ricorrente siccità, sommata a già avanzati processi di salinizzazione delle falde freatiche di interi territori agricoli, non può essere affrontata con provvedimenti deleteri, quali il blocco delle concessioni irrigue e dei trasferimenti delle stesse. Sono improcrastinabili, invece, soluzioni che consentano lo sfruttamento di risorse alternative o incentivino il risparmio in modo virtuoso, individuando strumenti per il riuso delle acque o per gli usi plurimi.
11 Febbraio 2008
ACQUA