26 Febbraio 2008
ACQUA

“E’ molto grave l’ennesimo rinvio della discussione in Consiglio regionale della tanto attesa riforma dei Consorzi di Bonifica della Puglia. E’ mancata anche nella seduta odierna la volontà politica di aprire il dibattito ed iniziare ad individuare la soluzione più idonea ad un problema che si trascina da decenni. Ci auguriamo che il rinvio all’11 e al 12 marzo prossimi non sia un tentativo per far ‘scivolare’, secondo le indiscrezioni circolate, la questione probabilmente ad un periodo successivo alle elezioni”. Duro e sfiduciato il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, al rinvio dell’esame in Consiglio regionale del DdL n. 32 del 18/07/2006 su "Nuove norme in materia di bonifica integrale e di riordino dei Consorzi di bonifica". Aspettando che venga convertito in Legge il Decreto ‘mille proroghe’, il testo è stato rinviato alla IV Commissione.
E’ utile ricordare che sono oltre 1.000 i dipendenti coinvolti, oltre ai lavoratori stagionali, e ammontano ad oltre 300 milioni di euro i debiti accumulati dalle strutture consortili, indebitamento pesantissimo anche a causa della legge regionale n. 4/2003 con l’art.16 che ha “annullato” le iscrizioni a ruolo per le annualità 2000, 2001, 2002 e della mancata approvazione dei piani di contribuenza da parte della Regione che ha di fatto impedito una qualsiasi azione impositiva dei Consorzi (retti da Commissari regionali). Tale ingente situazione debitoria non può e non deve ricadere esclusivamente sulle spalle dei consorziati, né tanto meno è pensabile che quelle somme possano essere accollate ad un ristretto numero di imprese che già hanno onorato il costo dei servizi ricevuti.
Positiva, di contro, l’apertura dell’Assessore alle Opere Pubbliche rispetto alla vertenza legata al Piano di Tutela delle Acque, per cui la Coldiretti Puglia ha presentato ricorso al TAR, la cui udienza è fissata al 5 marzo prossimo.
“Nell’incontro con l’Assessore Introna è stato redatto un articolato di legge – riferisce il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio -  che consentirebbe l’emungimento di acqua in alcune delimitate zone individuate dal Piano. L’Assessore avrebbe voluto proporne l’approvazione già nel corso del Consiglio odierno, durato, però, troppo poco per evidenti ragioni politiche. Resta aperta la discussione su altri aspetti del Piano di Tutela ancora da modificare”.

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