7 Marzo 2012
PAC

Una Riforma che penalizza l’agricoltura italiana. E’ in sintesi la posizione della Coldiretti sulla nuova PAC, ribadita nel corso del convegno a Gravina NUOVA PAC: PROPOSTA DELLA COMMISSIONE UE E POSIZIONE DELLA COLDIRETTI”. “Nel lasso temporale 2014-2020 – ha detto il Capo Area Azione Economica della Coldiretti Nazionale, Pietro Sandali - si prevedono tagli per 1,4 miliardi di euro. Le risorse distribuite solo in base agli ettari, penalizzano esageratamente l’Italia che, pur avendo un saldo positivo tra contribuzione ed aiuti ricevuti, partecipa con il 30% del taglio delle risorse. Greening iniquo,  misure per fronteggiare le crisi di mercato troppo deboli, necessità di trasferire alcune decisioni agli Stati membri, esigono un negoziato serrato e deciso, per correggere e migliorare le proposte della Commissione Europea”.
Per questo la ‘Coldiretti chiede con forza – ha continuato il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - una dotazione finanziaria  della PAC allo stesso livello del periodo di finanziamento in essere e che sia mantenuta l’attuale distribuzione tra Stati membri. I principali obiettivi della PAC devono essere rivolti a valorizzare il ruolo economico degli agricoltori come produttori di cibo e non di commodities, oltre a riconoscere la produzione di beni pubblici da parte degli agricoltori che il mercato non remunera, tesa a sostenere una agricoltura sostenibile sotto il profilo sociale e ambientale”.
Questo si raggiunge con il sistema degli aiuti  diretti nel primo pilastro, una rete di sicurezza efficace sui mercati anche per contrastare la volatilità dei prezzi, strumenti di assicurazione del reddito e anche attraverso il sostegno della gestione degli agricoltori di filiere territoriali corte, trasparenti a basso impatto ambientale. Occorre prevedere criteri di flessibilità che consentano di premiare comportamenti virtuosi da parte delle imprese nei diversi Paesi membri, prevedendo un livello di aiuti diversificati per gli imprenditori agricoli professionali.
In questo scenario, è  strategico per imprenditori agricoli e consumatori  il progetto economico della Coldiretti per ‘la Filiera agricola Tutta Italiana’. “L’acquisto diretto dal produttore è stato il fenomeno economico e sociale più dinamico di tutto il 2011 – ha spiegato il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio -   con ottime prospettive anche per il 2012 grazie alla possibilità di fare acquisti di qualità al giusto prezzo. Nei mercati di Campagna Amica presenti nelle piccole e grandi città è possibile trovare direttamente senza intermediazioni esclusivamente prodotti locali a prezzi calmierati comprese le specialità tradizionali del territorio. La Bottega di Campagna Amica di Bari e le altre che stanno nascendo in Puglia,  rappresentano un momento esemplare delle potenzialità della prima catena di vendita diretta organizzata, un nuovo e moderno canale commerciale che si affianca alla Grande distribuzione e ai negozi di prossimità e che va ad integrare la rete già attiva delle Fattorie e dei Mercati di Campagna Amica”.
In ogni bottega di Campagna Amica, i consumatori possono acquistare l’intera gamma di prodotti della Filiera tutta Agricola e tutta Italiana, realizzati e trasformati direttamente dagli agricoltori. Quindi, sarà possibile avere direttamente dal campo alla tavola il Parmigiano Reggiano, il Bra, il riso, venduti a Bari come a Lecce, in Trentino Alto Adige e in Sicilia,  anche se non sarà presente personalmente il produttore. E così per i vini, l’olio, i salumi, le conserve, le verdure e tutti gli altri prodotti dell’agricoltura che completeranno la gamma offerta in ogni bottega. Il piano prevede la possibilità di “esportare” le Botteghe anche all’estero.
L’architettura commerciale si fonda su quattro perni: la Fondazione Campagna Amica, che garantisce origine italiana e filiera degli agricoltori; il Consorzio Produttori che è lo strumento per realizzare la “catena”; l`imprenditore agricolo che offre il proprio prodotto; il punto vendita denominato “La Bottega di Campagna Amica”.

SONDAGGIO

Con l’aumento dei prezzi e i cambiamenti climatici, quale aspetto consideri più importante quando scegli cosa mettere nel piatto?

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