“L’Italia ha dimostrato all’Europa di essere tornata ad avere il ruolo che merita nei confronti degli altri Paesi membri. Lo stesso atteggiamento va assunto rispetto alla riforma della Politica agricola comune (Pac) dalla quale dipende molto del futuro del cibo, dell’ambiente, del paesaggio e della qualità della vita del Made in Italy" afferma il Presidente Nazionale della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che la riforma della Politica agricola comune (Pac) deve rappresentare l’occasione per una forte legittimazione della spesa verso l’agricoltura, con una maggiore equità tra Paesi e una giusta priorità per chi vive e lavora in agricoltura. L’85 per cento dei fondi comunitari destinati all’agricoltura vanno a solo il 19 per cento delle imprese agricole europeo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla distribuzione degli aiuti diretti pubblicati dalla Commissione europea (DG AGRI) che evidenziano un forte disequilibrio nella ripartizione delle risorse comunitarie. Nel 2010 - sottolinea la Coldiretti - sono stati versati 39,7 miliardi di euro a 7,79 milioni di soggetti con un importo medio di 5096 euro. Oltre il 60 per cento delle imprese - precisa la Coldiretti - ha ricevuto meno di 1250 euro, mentre 3.970 beneficiari (lo 0,05 per cento) hanno ricevuto oltre 300.000 euro, con la massima concentrazione in Germania (1.660), Repubblica. Ceca (390), Italia (350), Spagna (330) e Regno Unito (310). In Italia – continua la Coldiretti - il 12,5 per cento delle imprese riceve il 75 per cento dei sostegni comunitari.
LA DISTRIBUZIONE DEI FONDI AGRICOLI IN EUROPA
UE-12 |
UE-15 |
UE-27 |
Italia |
|
Numero imprese (milioni) |
3.143 |
4.649 |
7.792 |
1.247 |
Importo medio ricevuto in euro |
1.552 |
7.486 |
5.096 |
3.314 |
Soggetti che ricevono meno di 5.000 euro % dei soggetti % dei pagamenti |
96% 40% |
71% 12% |
81% 15% |
87% 25% |
Fonte. Elaborazioni Coldiretti su dati Commissione Europea