9 Novembre 2012
VINO

 PREMIO DOLCE PUGLI@ 2012 AL BOTRUS 2010 LA PUGLIA DEL VINO
AL CENTRO DELLO SVILUPPO DEL SETTORE AGROALIMENTARE

Si è classificato al primo posto nella categoria ‘altre uve nere’ il Botrus 2010 delle cantine Botrugno di Brindisi nella classifica del Premio Dolce Pugli@ 2012, rassegna dei vini dolci pugliesi e della pasticceria, cioccolateria e caseari regionali, giunto alla VII^ edizione, nella suggestiva cornice dell’Oasi Sacro Cuore di Gesù a Conversano.
L’evento, a cura della Delegazione Murgia dell’AIS Puglia, sin dalla prima edizione ha coinvolto le associazioni di categoria, i pasticceri, le cioccolaterie e i sommelier per confrontarsi sulle straordinarie potenzialità di alcune eccellenze enogastronomiche come i vini da dessert, la pasticceria regionale e i prodotti caseari regionali.
“Il vino è divenuto – dice Sergio Botrugno, Presidente della Coldiretti di Brindisi - uno dei più autorevoli ambasciatori della Puglia nel mondo. E’ un pezzo importante dell’immagine positiva della nostra regione ed è un deciso fattore di impulso al turismo che si sviluppa grazie alle masserie storiche e agli agriturismi. Ed è proprio questo legame indissolubile a dover essere tutelato per contrastare gli agropirati internazionali che spacciano  prodotti di dubbia origine e provenienza per ‘made in Puglia’ quando non hanno nulla a che vedere con il nostro territorio”.
L’agropirateria internazionale colpisce anche la Puglia ed i nostri vini sono a forte rischio imitazione. Il fenomeno colpisce soprattutto il primitivo l’aleatico e la malvasia. L’agroalimentare di qualità subisce gli attacchi continui di falsari che attraverso pratiche commerciali scorrette falsano la concorrenza internazionale, ingannano i consumatori e creano un mercato parallelo di ‘falsi made in Puglia’ che vale centinaia di milioni di euro .
Oggi sono 29 i vini pugliesi DOC (Denominazione di Origine Controllata) e 6 le IGT (Indicazione Geografica Tipica) che detengono un valore inestimabile, intrinseco alla materia prima ed alla professionalità imprenditoriale, che va salvaguardato a difesa della salute dei consumatori e a caratterizzazione della specificità dei prodotti regionali sul mercato globalizzato. Ed i risultati della scelta di qualità degli imprenditori agricoli pugliesi non hanno tardato a farsi vedere: è aumentata del 33% la produzione DOC e DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita).

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