11 Giugno 2009
INNOVAZIONE

 Tra i finalisti l’azienda vitivinicola Perrini di Castellaneta

E’ la pugliese Masseria Salamina di Pezze di Greco in provincia di Brindisi ad aggiudicarsi il premio targato 2009 di OSCAR GREEN – che anche per quest’anno ha avuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica - nella categoria ‘Energia per il futuro’. Nella Masseria del 1600 è stata operata una scelta energetica innovativa, non solo ai fini del risparmio, soprattutto per sfruttare al meglio il ciclo produttivo aziendale. Nella struttura storica è stata istallata una caldaia di 114 kw alimentata a cippato - prodotto di scarto ottenuto dalla potatura degli olivi - e dai gusci delle mandorle, ad integrazione dell’impianto solare termico che alimenta 3 boiler, situati nelle varie ali della struttura. Inoltre per riscaldare gli ambienti più grandi sono state istallate, a sostegno della caldaia,  diverse stufe a legna in ghisa. La Masseria è circondata da sette ettari, tra agrumeto, mandorleto, ed uliveto secolare, con sesto regolare.
“Salamina è il nome che la Masseria ha avuto fin dal 1600, quando fu ampliato l’insediamento preesistente – spiega Filippo De Miccolis Angelini, proprietario della splendida quanto innovativa struttura - ed impiantati gli ulivi che oggi hanno più di 400 anni. Fortificata in origine, nel corso dei secoli ha subito varie ristrutturazioni e cambiamenti che non ne hanno, però, alterato gli equilibri originari. Non dobbiamo dimenticare che Masseria Salamina è principalmente un’azienda agricola, dove produciamo olio extravergine di oliva DOP Collina di Brindisi, divenuta agriturismo, attività in cui siamo stati pionieri, e oggi anche centro culturale”. Perché a Masseria Salamina è possibile seguire corsi di pittura, sotto la guida esperta di Tjasa Demsar, artista Slovena, al cui attivo ha numerose esposizioni,  in Slovenia, Francia, Italia, U.S.A., Sud Africa e Paesi bassi, partecipare ai week-end letterari organizzati da Leggere:tutti, in collaborazione con Agrietour - Salone Nazionale dell'Agriturismo, dove scrittori di fama internazionale presentano le loro opere ed animano gli incontri, aperti non solo agli ospiti, e prendere parte agli ormai famosi corsi di cucina.
“Il processo di rigenerazione del settore agricolo che ha nei giovani imprenditori gli attori principali – commenta con soddisfazione il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - va accompagnato da mirate azioni incentivanti che diano risalto alle professionalità esistenti e promuovano un nuovo modo di fare impresa. I giovani imprenditori agricoli, attenti all’innovazione e agli strumenti per aumentare la competitività sui mercati nazionali ed internazionali, intendono contribuire alla costruzione di un forte SISTEMA PUGLIA basato sulle risorse del territorio, sui servizi innovativi e sulla forte distintività delle eccellenze e delle produzioni tipiche di qualità del sistema agricolo pugliese”.
Il 35 percento delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani; le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, quasi la metà rispetto al totale di 11-12 milioni di giornate lavorative l’anno (pari al 15% del totale nazionale). Numeri ragguardevoli per un settore che ha vissuto negli anni un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile.
“Il fatto che nel 2009 siano nate più imprese agricole che industriali – spiega Donato Fanelli, Delegato Nazionale Giovani Impresa Coldiretti - dimostra la capacità di crescita e innovazione del settore e del ruolo anticiclico del settore primario che sta attraversando una fase di profondo cambiamento grazie all’ampliamento del campo di attività dalla semplice coltivazione ed allevamento a quella di trasformazione e vendita, ma di cura dell’ambiente, didattiche, ricreative e sociali. Alla scomparsa di  molte aziende marginali fa da contraltarela nascita di imprese estremamente innovative spesso condotte da giovani che rispondono alle nuove domande di sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini”.
Tra i finalisti anche l’altra pugliese, la cantina ‘Perrini’ di Castellaneta che produce vini di altissimo pregio biologici, invecchiati nelle cantine sotterranee, premiati con prestigiosi riconoscimenti in Italia ed all’Estero e distribuiti in vari paesi del mondo, Europa, Stati Uniti d’America, Giappone, Corea, molto richiesti dai consumatori che soffrono di allergia e intolleranze al vino.

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