30 Agosto 2019
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, SCURE UE SU ITALIA; PROCEDURA INFRAZIONE APERTA NEL 2016 PER COLPA DI RITARDI E SCARICABARILE

Il conto dei danni causati dalla Xylella in Puglia è salito secondo la Coldiretti a 1,2 miliardi di euro sull’area infetta che riguarda 183mila ettari, per colpa di errori, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio. Un atteggiamento che ha impedito l’applicazione delle necessarie misure di contenimento e che – ricorda Coldiretti – è costato all’Italia l’apertura nel 2016 di una procedura d`infrazione da parte dell’Unione Europea che ha portato al deferimento alla Corte di Giustizia Ue che si esprimerà il 5 settembre prossimo.

“Non dimentichiamo che la Puglia, per poter accampare pretese a livello comunitario e pretendere di essere aiutata dall’UE vista l'enormità del danno causato dal batterio, doveva attenersi alle direttive comunitarie. Le dimissioni del Commissario straordinario di Arif Milillo non fanno che peggiorare la situazione, compreso che i 70 abbattimenti previsti a Crispiano per estinguere il focolaio dell’infezione sono sospesi e le eradicazioni chirurgiche necessarie a fermare l’avanzata della malattia hanno subito nuovamente una battuta d’arresto”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Anche l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo – continua Coldiretti Puglia – con il contagio che avanza inarrestabile verso nord.

Sotto accusa le responsabilità regionali e anche comunitarie a partire – sottolinea Coldiretti Puglia – dal sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – sottolinea Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto.

“Continua a mancare una strategia tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico”, conclude il presidente Muraglia.

Per la lotta alla malattia il Consiglio regionale ha assunto un orientamento chiaro il 31 maggio 2018, approvando un ordine del giorno all'unanimità che prevede la discussione sul tema Xylella attorno al tavolo istituzionale, di cui Coldiretti Puglia torna a chiedere con forza la convocazione urgente perché il dramma della Xyella in Puglia continua ad essere affrontato e gestito a pezzi, senza una strategia condivisa anche dai differenti enti preposti della Regione Puglia.

 

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