29 Maggio 2019
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, DECRETO EMERGENZE IN GU; SUBITO CONVOCAZIONE TAVOLO ISTITUZIONALE REGIONALE

Con la pubblicazione del Decreto Emergenze sulla Gazzetta Ufficiale parte il conto alla rovescia per dare piena attuazione alle misure per salvare il Salento e non farlo morire di burocrazia. E' quanto commenta Coldiretti Puglia alla notizia della pubblicazione definitiva in GU del Decreto Emergenze in agricoltura, dopo la firma del presidente della Repubblica Mattarella.

"E' evidente l'esigenza vitale che l'Assessore regionale all'Agricoltura convochi il tavolo istituzionale, rispettando la composizione prevista dall’ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio regionale del 31 maggio 2018, così come ribadito e concordato dallo stesso Assessore Di Gioia a marzo a Lecce, di cui fanno parte oltre alle organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo, l'ANCI, i rappresentanti del mondo scientifico e della ricerca e l'Osservatorio fitosanitario regionale per affrontare tutte le problematiche complesse di cui da oggi in avanti avrà la responsabilità diretta ‘senza se e senza ma’ nell'applicazione puntuale del Decreto", dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Non solo verso Nord, la Xylella ha virato a Ovest a pochi chilometri da Matera con i nuovi casi di contagio in provincia di Taranto dove ben 6 ulivi sono stati infettati a Montemesola e 1 a Crispiano, una strage che – sottolinea la Coldiretti - avanza inarrestabile a una velocità di più 2 chilometri al mese e, dopo aver devastato la Puglia, rischia di infettare l’intero mezzogiorno d’Italia a partire dalla Basilicata fino alla Calabria, alla Campania e al Molise.

"Non è più il tempo di alibi, rimpalli di responsabilità, scaricabarile. Fatta la legge nazionale, va applicata dalla Regione Puglia”, dice Muraglia. “Dalle misure per contenere l'avanzata della Xylella in area contenimento e cuscinetto, trovando al contempo adeguati sistemi di convivenza come innesti e sovrainnesti con varietà resistenti, per cui l'Assessorato all'Agricoltura regionale è già in grave ritardo, alle misure per l'espianto volontario di ulivi malati e per la movimentazione delle piante specificate all’interno dell’area infetta, alla movimentazione della legna e delle piante dei vivai l’Assessore non avrà più scuse per non fare. Finora la burocrazia ha fatto più danni della malattia", dice il presidente Muraglia.

Intanto, i comuni di Polignano e Conversano sono nuovamente fuori dalla zona cuscinetto, mentre Monopoli torna ad essere parzialmente indenne secondo la Determinazione del Servizio fitosanitario regionale n. 59 del 21 maggio 2019, ricorda Coldiretti Puglia, che riporta la delimitazione delle aree infetta, contenimento e cuscinetto al 2018, prima che fosse ritrovato un ulivo infetto a Monopoli. "E' una notizia che certamente fa tirare un sospiro di sollievo ed è l'unico risvolto positivo dello 'strano caso' dell'ulivo di Monopoli  - ironizza il presidente Muraglia - un albero dichiarato infetto per 5 mesi, con gli immaginabili effetti negativi sull'agricoltura e sull'intera Puglia, con un danno in termini di immagine, di misure fitosanitarie obbligatorie da applicare, di tensione sociale, di preoccupazione per l'agricoltore e per tutti gli olivicoltori della provincia di Bari. Eppure dopo 5 mesi, per non meglio precisate 'anomalie nella catalogazione', si ribalta il verdetto con nuovi campionamenti e relative analisi e risulta per fortuna sano, non infetto da Xylella", dice Muraglia.

"I monitoraggi e campionamenti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione, anzi il sistema dei monitoraggi e campionamenti va potenziato, perché ancora oggi si basa principalmente su analisi visiva di ulivi troppo spesso asintomatici e blindato con procedure inattaccabili, per tutelare sia gli agenti dell'Arif che i laboratori di analisi. E' evidente che, considerate le misure  da applicare e le attività da avviare finalmente dopo anni di perdite di tempo, non possono restare esclusi dal tavolo istituzionale Osservatorio Fitosanitario regionale, ANCI e ricercatori", conclude il presidente Muraglia.

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