18 Settembre 2019
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, APPELLO AL MINISTRO BELLANOVA “SBLOCCARE REIMPIANTI PER FAR RIVIVERE IL SALENTO”

"Al Ministro delle Politiche Agricole Bellanova chiederemo un cambio di passo nella gestione del disastro colposo avvenuto in Salento a causa della Xylella con interventi immediati e decisivi, perché gli agricoltori non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre. E’ a rischio l’intera filiera olivicola salentina, con gli agricoltori senza reddito da 6 anni, milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento”, è quanto dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che parteciperà domani all’incontro convocato a Roma dal Ministro Teresa Bellanova, con la delegazione di olivicoltori e frantoiani di Coldiretti e Unaprol.

“Chiederemo al Ministro di attivare immediatamente i decreti attuativi per l’emergenza Xylella per dare sostegno alle imprese olivicole e ai frantoi e di intervenire per liberalizzare i reimpianti anche nell’area vincolate, perché serve in Puglia una massiccia ripresa produttiva. Il Salento sta morendo da 6 anni di Xylella e soprattutto di burocrazia”, insiste il presidente Muraglia.

A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 73% della produzione di olio di oliva nell'ultimo anno, secondo un’analisi elaborata da Coldiretti Puglia sulla base dei dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN).

"I 300 milioni di euro di risorse aggiuntive stanziati dal Decreto Emergenze devono servire agli agricoltori e ai frantoiani per rimettere in moto la più grande fabbrica green del Sud Italia - aggiunge il presidente Muraglia – monitorando i percorsi di assegnazione di 150 milioni per il 2020 e di 150 per il 2021".

“Da quando è stata confermata la presenza della Xylella fastidiosa a Lecce, la produzione di olio ha subito un trend negativo irreversibile, con il minimo storico di 5.295 tonnellate prodotte nell’ultima campagna 2018/2019. L’avanzata della malattia ha lasciato milioni di ulivi secchi dietro di sé, come rappresentato dalla perdita produttiva che si è allargata a macchia d’olio, man mano che la Xylella ‘camminava’ indisturbata sul territorio. Il contagio in 6 anni inesorabilmente si è spostato a nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese”, conclude Muraglia.

Al contempo bisogna fermare il contagio che sta avanzando inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese – denuncia Coldiretti Puglia – dopo aver già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi lasciando un panorama spettrale e un danno al patrimonio olivicolo di oltre 1,2 miliardi di euro.

Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – sottolinea Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’ambiente, l’economia e sull’occupazione.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi