3 Marzo 2011
PENSIONATI

Un Consiglio direttivo all’insegna della sanità pubblica e della riforma ospedaliera quello organizzato dall’Associazione Pensionati della Coldiretti regionale. “In Puglia, in questi ultimi anni – ha denunciato Antonio Mansueto, Presidente Nazionale Federpensionati - a causa del perdurare della crisi finanziaria che ha investito l’Italia e l’Europa e per la stagnazione dei prezzi dei prodotti agricoli e l’aumento dei costi di produzione, è cresciuto il disagio economico delle imprese agricole e quello sociale dei pensionati coltivatori diretti. Da qualche tempo il sostegno e l’apporto sociale ed economico è diventato sempre più difficoltoso per la continua perdita del potere di acquisto delle pensioni, la maggior parte delle quali è vicina al minimo di € 470 al mese, o al disotto del minimo. Per questo sarebbe opportuno esonerare dal ticket farmaceutico tutti i pensionati con reddito inferiore ai 10.000 euro l’anno e riservare maggiore attenzione alla sanità pubblica nelle aree svantaggiate”. Mansueto ha richiamato, tra l’altro, l’attenzione sulla necessità di sottoscrivere convenzioni agevolate per polizze infortuni, prendendo ad esempio le conquiste della Coldiretti in campo sociale (pensioni, mutue e assegni familiari), un valore non solo per il settore agricolo, ma per tutta l’Italia, grazie anche all’opera dei patronati EPACA presenti in modo capillare su tutto il territorio regionale e nazionale.
“La Coldiretti Puglia intende denunciare – ha detto il Direttore regionale Antonio De Concilio - il difficile status determinato dall’introduzione indiscriminata del ticket sulle ricette farmaceutiche e la chiusura degli ospedali prevalentemente ubicati nelle aree interne della regione, scelta che sembra non tener conto delle necessità delle popolazioni delle aree rurali. E’ necessario, pertanto, favorire la ristrutturazione  degli ospedali da dismettere in efficienti strutture di pronto soccorso, di prima assistenza con adeguati ricoveri e servizi per gli anziani. I nostri pensionati sono un patrimonio su cui investire e costituiscono, tra l’altro, un valido sostegno al progetto della filiera tutta italiana portato avanti da Coldiretti, grazie al quale si garantisce reddito agli imprenditori agricoli, prezzi giusti e sicurezza alimentare in favore dei consumatori”.

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