11 Novembre 2011
OLIVICOLTURA

“Una campagna extra. Solo così possiamo definire l’annata 2011/2012 per l’olio di oliva in Puglia, dove si sta registrando un aumento significativo della quantità di olive prodotte nelle province del nord della regione, a cui si contrappone un calo nel Salento. Ciò si traduce in una produzione tendenzialmente stabile rispetto allo scorso anno, mentre i livelli qualitativi risultano di assoluta eccellenza. Tra l’altro anche il Salento, dove tradizionalmente è alta l’incidenza del lampante, nel 2011 riuscirà a garantire una acidità media meno elevata. Sono inaccettabili, invece, i prezzi riconosciuti agli imprenditori olivicoli, fermi a vent’anni fa. Anche per l’olio di livello altissimo gli olivicoltori stanno percependo non più di euro 35 al quintale. Quest’anno più che mai non accetteremo alcuna speculazione e siamo pronti a mettere in atto ogni attività per contrastare fenomeni distorsivi del mercato”. Il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, interviene sull’annata olivicola-olearia che rischia di aprire una vertenza dai toni esasperati.
“Tradita la mission stessa delle Macro Organizzazioni Commerciali – continua Salcuni - che avrebbero dovuto  rappresentare al meglio la filiera, recuperando valore in favore degli imprenditori olivicoli. Ciò non è avvenuto”.
Già da un anno Coldiretti Puglia ha dato vita ad una sperimentazione che ha portato il Gruppo Mataluni, proprietario di storici marchi, tra i quali Olio Dante e Lupi e Minerva, ad acquistare ingenti quantitativi di olio pugliese. L’obiettivo è creare accordi di filiera che ricreino equilibrio all’interno del segmento agroalimentare, dato che oggi per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti oltre la metà (il 60 per cento) va alla distribuzione commerciale, il 23 per cento all’industria di trasformazione e solo il 17 per cento per remunerare il prodotto agricolo. L’olio extravergine che non raggiunge il mercato attraverso prodotti a marchio dei produttori associati ad Unaprol sarà etichettato con il marchio Lupi e grazie a questo patto di filiera potrà godere di una corsia preferenziale con la GDO. Tutto questo per offrire la possibilità all’olio extra vergine di oliva di alta qualità italiano di far parte delle scelte d’acquisto sempre più consapevoli del consumatore mondiale.
In considerazione dello scenario attuale, diviene ancora più determinante tutelare il settore da eventuali attacchi esterni che minano il reddito delle imprese olivicole
“La campagna è iniziata sotto i migliori auspici – incalza il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – con prezzi di mercato che hanno superato i 50 euro al quintale e in soli 15 giorni artatamente ed ingiustificatamente fatti crollare fino a 30 euro al quintale. Sarà un caso, ma l’andamento drammatico del mercato è coinciso con l’attivo in Puglia di ingenti quantitativi di olive provenienti da Spagna, Tunisia e Grecia, per cui è giusto che ci siano controlli a tappeto lungo l’intera filiera. Ciò trova conferma nell’aumento del 30 per cento delle importazioni di olio di oliva, mentre sugli scaffali dei supermercati è straniero l'olio di oliva contenuto in una bottiglia su due, ma i consumatori non hanno la possibilità di verificarlo, perché sulle etichette non è ancora obbligatorio indicare l'origine delle olive. Una situazione che mette a rischio gli oliveti italiani che possono contare su 250 milioni di piante, molte delle quali secolari o situate in zone dove contribuiscono alla tutela del paesaggio e  dell'ambiente. L’argomento sarà in discussione, come già lo è stato, sul tavolo di coordinamento sulla sicurezza agroalimentare istituito presso la Prefettura di Bari.”. 
I sequestri di olio sofisticato effettuati dai NAS dimostrano la validità della scelta assunta dall’Italia di introdurre l’obbligo di indicare l’origine dei prodotti agricoli in etichetta, scelta che va fatta rispettare con un adeguato sostegno al sistema dei controlli. 
Il comparto olivicolo-oleario è uno dei settori più colpiti da frodi e sofisticazioni in Puglia. Nonostante il riconoscimento comunitario per 5 oli DOP (Denominazione d’Origine Protetta)  al ‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’, ‘Dauno’, ‘Collina di Brindisi’ e ‘Terre Tarentine’ ed una produzione pari a 11 milioni di quintali di olive ed oltre 2,2 milioni di quintali di olio, sono 160 i milioni di litri di olio di oliva importati ogni anno per essere miscelati con quello italiano ed in particolare con quello pugliese, dato che l'incidenza della produzione olivicola regionale su quella nazionale è pari al 36,6% e al 12% di quella mondiale”.
Il Mezzogiorno -  Secondo i dati diffusi dall’UNAPROL la campagna olearia 2011/2012 si sta aprendo con una produzione in lieve flessione. Il troppo caldo ha influito molto sulla fruttificazione e la persistente siccità, laddove non si è intervenuti con irrigazioni di soccorso, ha poi provocato in alcune aree avvizzimento delle drupe. Sul fronte qualitativo la mancanza di piogge, comunque, ha anche un lato positivo perché ha impedito lo sviluppo di alcuni patogeni dell’olivo come la mosca.
Quest’anno fare previsioni di produzione, soprattutto, per le regioni a maggior vocazione olivicola, ha significato mettere insieme realtà molto differenti, sia tra province che all’interno delle stesse. Areali, anche vicini, infatti, hanno mostrato tendenze opposte.
Da segnalare che tra le poche regioni che potrebbero risultare con un produzione superiore allo scorso anno ce ne sono due del calibro di Calabria e Sicilia, alle quale si aggiunge la Puglia che sembra sostanzialmente stabile. Il loro risultato ha attenuato la perdita consistente che si stima dalla Campania in su.

SONDAGGIO

Che tipo di cibo cerchi quando viaggi?

TERRAINNOVA

 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi