XYLELLA: PREVENZIONE E SICUREZZA, RICERCA E INDENNIZZI A TERRITORI E IMPRESE AGRICOLE
LA COLDIRETTI REGIONALE SCRIVE AI 4 EURODEPUTATI ELETTI IN PUGLIA PERCHE’ INTERVENGA L’UE
“Se trovassero conferma le notizie significate dall’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, si registrerebbe un colpevole ritardo nella messa in sicurezza del sistema agricolo dell’intera Eurozona. E’ grave la segnalazione che la Comunità Europea non avrebbe disposto l’embargo avverso le aree da cui proviene il batterio, come ad esempio il sud America e un doveroso periodo di quarantena delle piante provenienti da Paesi extra UE, al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto. Ultimo caso in ordine di tempo il ritrovamento di piante infette da Xylella provenienti da un vivaio comunitario che, contrariamente alle prescrizioni imposte a quelli leccesi, non ha subito il provvedimento di quarantena e ha potuto regolarmente esportare in Italia il materiale vegetale infetto, ritrovato, poi, in un vivaio del Nord”. E’ quanto denuncia Il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, scrivendo una lettera ai quattro Eurodeputati eletti in Puglia Raffaele Fitto (Forza Italia), Elena Gentile (Partito Democratico), Rosa D’Amato (Movimento 5 Stelle) e Barbara Matera (Forza Italia), chiedendo un loro personale impegno utile a ‘provocare un significativo dibattito in sede Comunitaria, formalizzando la gravità della situazione e chiedendo – scrive Cantele - un risoluto quanto convinto impegno dell’UE ad affrontare tale emergenza che, per la complessità ed il rischio di diffusione, non va relegata al solo Salento, rassicurando al contempo i consumatori circa la salubrità del prodotto, dato che fortunatamente la malattia non pregiudica in alcun modo la qualità delle olive, sia da mensa che da olio, né influisce sulle caratteristiche dell'olio extravergine di oliva ricavato’.
“Come se non bastasse, la Regione Puglia ha presentato alla Comunità Europea – dice ancora il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, nella lettera a firma congiunta - un piano per contrastare la drammatica emergenza che contempla il sostegno alla scienza, attraverso il finanziamento di progetti di ricerca sperimentali per l’individuazione di varietà di olivo potenzialmente resistenti alla malattia, alle imprese così gravemente danneggiate dal patogeno che ne ha di fatto azzerato il reddito e la risposta della Comunità Europea si è rivelata irresponsabilmente insoddisfacente Come è ormai tristemente noto – dice ancora Corsetti - il ‘complesso del disseccamento rapido dell’ulivo’ interessa una estesa area del Salento e, da quanto emerge dalle analisi effettuate dagli scienziati, anche in occasione del Simposio che si sta celebrando in queste ore, rischia di allargarsi pericolosamente oltre quest’area di primo insediamo e diffusione”.
La vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena, stanno allarmando fortemente il modo agricolo, anche in concomitanza con l’avvio di una campagna olivicolo-olearia che sta assumendo, in provincia di Lecce, dimensioni drammatiche per la scarsità di produzione.
21 Ottobre 2014
OLIVICOLTURA