9 Agosto 2011
FILIERA LATTE

Alla fine ha prevalso il buonsenso. A distanza di cinque mesi dalla scadenza naturale del 31 marzo scorso, è stato siglato il nuovo accordo sul prezzo del latte alla stalla dai rappresentanti delle organizzazioni dei produttori e dei trasformatori, presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari.
Dal 1° luglio 2011 al 31 dicembre 2011 il prezzo di riferimento è pari a 0,412 euro al litro di latte intero e genuino reso refrigerato a temperatura di 4° C alla stalla, come definito dal DPR 54/97. Al fine di incentivare il miglioramento qualitativo del latte per realizzare una opportuna valorizzazione della produzione regionale su tutti i mercati, le parti hanno anche confermato il sistema di pagamento differenziato del latte secondo qualità in base ad una tabella parametrica.
“Abbiamo raggiunto, senza allungare inutilmente i tempi, un compromesso accettabile – ha commentato il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – che non ci soddisfa pienamente, ma che risponde in parte alle legittime istanze degli imprenditori zootecnici, schiacciati tra l’aumento dei costi di produzione del 35%, a partire dai mangimi, e i prezzi bassi riconosciuti per le loro produzioni. Da questo momento in avanti dobbiamo avere Il comune obiettivo di tutelare e promuovere la produzione lattiero-casearia regionale, un comparto forte ed importante per l’intera economia pugliese con una produzione di latte pari a circa 3 milioni di quintali”.
In Puglia le aziende zootecniche sono 7.352, la produzione di latte è pari a circa 3,2 milioni di quintali di latte, rinveniente da 2.700 allevamenti con 82.000 capi bovini allevati per la produzione di latte vaccino e la conseguente trasformazione di prodotti caseari di tutto prestigio come ‘il Fior di Latte’, la burrata, il cacioricotta, il caciocavallo ecc.
“Con l’accordo oltre alla definizione del prezzo, abbiamo voluto intraprendere – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - un percorso serio per la salvaguardia della produzione regionale che troverà piena concretizzazione grazie ai Progetti Integrati di Filiera. Oltre alla fissazione del prezzo, l’accordo quadro prevede l’introduzione di contratti di fornitura, quali strumenti di regolazione del mercato che incentivino economicamente la qualità del prodotto. Inoltre, produttori, trasformatori ed Assessorato daranno vita ad un impegno comune, volto alla valorizzazione delle produzioni locali attraverso la rintracciabilità per singolo prodotto, utilizzando anche il marchio ‘Prodotti di Puglia’. La Regione Puglia, inoltre, assumerà l’impegno di promuovere sui mercati nazionale ed internazionali le produzioni locali delle imprese che aderiscono al progetto. All’accordo quadro, ovviamente,  dovranno seguire i contratti di fornitura con chiare assunzioni di impegno da entrambe le parti”.

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