MALTEMPO A TARANTO E FOGGIA: FIUMI E TORRENTI ESONDATI. GRAVI DANNI NELLE CAMPAGNE SOMMERSE DALLE ACQUE
Grano da riseminare, vigneti, carciofaie e asparagiaie allagati
Continua ad essere martoriata dal maltempo la provincia di Taranto, spettatrice indifesa della violenza delle acque e al contempo dell’incapacità dell’uomo di mettere in sicurezza in via definitiva un territorio a continuo rischio idrogeologico.
“L’alluvione delle scorse ore ha causato l’ennesima esondazione del fiume Lato – dice il Alfonso Cavallo, Presidente di Coldiretto Taranto - il blocco della Statale 106 jonica che inibisce i collegamenti con la Calabria e la Basilicata. E ancora strade dissestate che rendono inaccessibili dette zone, vigneti coperti d’acqua fino ai teli e attualmente è chiusa al traffico la complanare che immette sulla 106 nei pressi della zona “salsificio”.
“Oltre al danno immediatamente accertabile e quantificabile – denuncia Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - c’è da mettere in conto la ripercussione della crisi di deflusso dei canali di scolo della bonifica, con il relativo allagamento dei terreni e il rischio/certezza di fenomeni di marciume radicale. Particolarmente grave la situazione a carico del comparto orticolo, dove in questo periodo erano stati appena trapiantati gli ortaggi autunno vernini, spazzati via dalla violenza delle acqueStessa drammatica situazione a Foggia, dove è esondato il torrente Cervaro, provocando l’allagamento di carciofaie, asparagiaie e ettari di seminativi, dove gli imprenditori agricoli dovranno necessariamente riseminare il grano”.
In provincia di Taranto le piogge hanno provocato allagamenti nelle zone petrosa, fontana del fico e nelle lame tra Palagianello e Castellaneta.
“Hanno addirittura evacuato le famiglie di Ginosa Marina – continua il Direttore di Coldiretti Taranto, Aldo De Sario – perché hanno aperto gradualmente la diga di San Giuliano, ormai stracolma di acqua. E’ impensabile che l’imprenditoria agricola debba continuamente pagare per una gestione schizofrenica del territorio. Centinaia di ettari sono stati allagati con distruzione di tutti i seminativi, sradicati i vigneti e divelti alberi di agrumi e ulivi. Tra Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello gli imprenditori agricoli denunciano strade dissestate o addirittura chiuse, Allagate le aziende zootecniche, dove è andato distrutto il foraggio”.
“E’ evidentemente pregiudicato – conclude il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – lo sviluppo economico di territori su cui operano imprese agricole che hanno subito danni ingenti. L’assoluta mancanza di liquidità e le gravi situazioni debitorie che ne conseguiranno necessitano di interventi non riconducibili alle calamità “ordinarie”, dovranno prevedere urgenti investimenti atti a riprendere l’attività agricola”.
3 Dicembre 2013
CALAMITA’
