14 Luglio 2010
AGROPIRATERIA

Si tratta di prodotti spacciati per italiani e destinati alla Libia

“Il sequestro di 24 tonnellate di formaggi nel porto di Taranto, pronti a partire in nave alla volta della Libia, recanti in etichetta informazioni ingannevoli per il consumatore, è la dimostrazione di quanto la nostra mobilitazione, che si è sviluppata sulle frontiere e nei porti,  vada sostenuta a tutti i livelli, tenendo alta la guardia ed intensificando l’attività di controllo”.
Il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, esprime plauso all’attività dei I militari della Guardia di Finanza di Taranto che, in collaborazione con funzionari della dogana, hanno sottoposto a sequestro, presso il locale scalo marittimo, oltre 24 tonnellate di formaggio, stivati all'interno di un container frigo, con destinazione finale Libia. Le confezioni di formaggio a pasta filata congelato, prodotte in Germania, recavano in etichetta la denominazione "mozzarella cheese" e segni distintivi, tra cui il tricolore italiano, atti ad ingannare il consumatore circa l'effettiva provenienza e origine del prodotto alimentare.
Per questo Coldiretti ha fatto finanziare un valido supporto a disposizione delle forze dell’ordine e degli organismi di controllo contro gli agropirati del comparto lattiero-caseario. “Il ‘marcatore molecolare’ – spiega il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – è il primo sistema di analisi che consente di rilevare se una mozzarella vaccina è stata realmente prodotta con latte fresco o se, invece, è realizzata utilizzando cagliate congelate o cagliate refrigerate vecchie. Le cagliate congelate da impiegare nella produzione di mozzarelle arrivano principalmente da Lituania, Ungheria, Polonia, Germania, ma la loro presenza non viene indicata in etichetta perché non è ancora obbligatoria l’indicazione di origine”.
Quasi 86 milioni di quintali di latte, cagliate ed altri derivati importati annualmente, di cui circa 1.600.000 provenienti soprattutto da Germania, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Slovenia e Francia, giungono direttamente ad oltre 50 aziende lattiero-casearie pugliesi.  In Puglia la produzione di latte è pari a circa 3,2 milioni di quintali, rinveniente da 2.700 allevamenti con 82.000 capi bovini allevati per la produzione di latte vaccino e la conseguente produzione di prodotti caseari di tutto prestigio come ‘il Fior di Latte’, la burrata, il cacioricotta, il caciocavallo ecc.

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