9 Marzo 2011
ACQUA

Da rivedere la convenzione con la Basilicata

Insostenibile la gestione irrigua in Puglia, con un costo dell’acqua che raggiunge cifre da capogiro in provincia di Taranto. Oggi, un imprenditore agricolo della provincia jonica deve pagare 1.237 euro per ogni ettaro coltivato, ogni 10 giorni, da maggio ad ottobre, a prescindere dall’effettivo consumo di acqua. E’ l’argomento alla base di una tavolo operativo convocato dall’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno, per martedì prossimo, 15 marzo 2011, su sollecitazione della Coldiretti Puglia.
E proprio questo è stato l’argomento affrontato nel corso di un incontro con l’Assessore Stefàno, a cui hanno partecipato Presidente e Direttore della Coldiretti Puglia,  Pietro Salcuni e Antonio De Concilio, Presidente e Direttore della Coldiretti di Taranto, Paolo Nigro e Francesco Carbone e i consiglieri della Coldiretti tarantina, Filippo Milano e Rinaldo Antonicelli.
“Abbiamo chiesto l’equiparazione – rivela il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – dei costi dell’acqua in Puglia. Improcrastinabile riaprire il negoziato con la Regione Basilicata e con le altre Regioni che danno acqua alla Puglia per rendere più efficace il sistema idrico, procedere alla realizzazione di infrastrutture adeguate e rivedere il costo del presunto danno ambientale che la Puglia si trova a pagare alla Basilicata, spesso e volentieri per acqua che va a finire a mare”.
Dopo le feste natalizie, l’amara sorpresa: i ruoli consortili sono stati emessi con la triplicazione del costo dell’acqua ad ettaro (si passa da circa euro 500 del 2009 a circa euro 1.200 del 2010) e la richiesta di conguaglio anche per il 2005.
“Ci aspettiamo - precisa il Presidente della Coldiretti di Taranto, Paolo Nigro – che venga sventato ogni possibile aumento del costo dell’acqua ad ettaro, sia per il 2010 che per gli anni precedenti e che, relativamente al contributo per la manutenzione degli impianti irrigui, di competenza assoluta del Consorzio di Bonifica, auspichiamo un provvedimento sospensivo per evitare ulteriori contenziosi, anche di natura legale, tra gli imprenditori agricoli ed il Consorzio di Bonifica Stornara e Tara”.
L’approvazione in IV Commissione del DdL per la riforma dei consorzi di bonifica fa ben sperare che la situazione possa essere radicalmente rivista a breve.
“I costi irrigui a carico degli agricoltori sono una enormità – commenta il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – e incidono direttamente sulle spese di gestione dell’attività produttiva e, quindi, influenzano pesantemente il grado di competitività delle imprese agricole pugliesi rispetto a quelle europee, competitività che l’agricoltura pugliese riesce molto spesso a vincere, grazie all’elevata professionalità e qualità raggiunte. Ma l’acqua diviene uno strumento imprescindibile: l’obiettivo primario resta la certezza della disponibilità e l’esigenza di un forte impegno governativo alla realizzazione di progetti strutturali”.

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